mercoledì 21 marzo 2012

San Gerardo salvi Piazza Prefettura

Quello che sta succedendo in questi giorni in Piazza Prefettura a Potenza ha dell’incredibile, a poco più di due mesi dalla Festa Patronale che, negli ultimi anni, ha ritrovato il giusto appeal grazie anche e soprattutto all’encomiabile contributo di tanti giovani della città che, per amore di quest’ultima, hanno messo cuore, idee ed energie per ravvivare il salotto più importante del capoluogo, l’amministrazione comunale ha, in maniera del tutto sconsiderata soprattutto nel rispetto di chi per anni si è prodigato per rendere il giusto tributo al Santo Patrono, deciso di transennare un pezzo di storia della città “ingabbiando”, è proprio il caso di dirlo, le speranze dei tanti potentini che, già da tempo, stavano preparando l’evento. Penso che una città capoluogo e il suo Santo Patrono meritino più rispetto, l’amministrazione comunale ha nuovamente “toppato” dimostrando, ancora una volta, uno scarso attaccamento alle tradizioni di questa città visto e considerato che da sempre le festività in onore di San Gerardo si svolgono in quel preciso periodo dell’anno.  Senza entrare nei tecnicismi riguardanti poi il progetto di riqualificazione della piazza che, a primo impatto, sembra non avere nulla a che fare con la storicità del luogo in questione e senza  considerare la durata dei lavori la speranza è che il prima possibile qualcuno da lassù  intervenga per porre fine a questo degrado. 

giovedì 8 marzo 2012

PETROLIO: CSAIL-INDIGNATI, PROMUOVIAMO REFERENDUM

* ricevo e pubblico dall'amico Filippo Massaro


Per la seconda volta in pubblico (questa volta a Corleto Perticara) il subdolo Governatore-sceicco“sfida” le comunità della Val d’Agri e del Sauro ad indire un referendum sul futuro delle estrazioni petrolifere. Credo sia giunta l’ora per raccogliere la “sfida” e raccogliere le firme del referendum destinato a diventare un referendum popolare sulla gestione che sinora  la Giunta Regionale, vergognosamente e impropriamente, ha fatto delle risorse petrolifere con tutti problemi connessi e subiti dalle comunità che vivono nella regione lucana del Niger. Un’occasione per dire tante volte “no”scrivendolo una sola volta sulla scheda.
A sostenerlo è il presidente del Csail-Comitato Indignati Lucani Filippo Massaro che rivolge un appello a tutte le associazioni, movimenti, organismi civici a definire l’iniziativa di cui non ha alcun senso pensare a primogeniture quanto piuttosto è utile riunificare il fronte di opposizione alla strategia del petrolio, perseguita dalla Regione, che arricchisce solo le compagnie e qualche losco personaggio .
La debolezza della posizione di De Filippo – aggiunge Massaro – è sin troppo evidente nel linguaggio che usa quando parla in pubblico piuttosto che nell’aula del Consiglio Regionale. Intanto, le dimenticanze, come quella gravissima della vicenda dei fanghi di lavorazione di Tempa Rossa 2 rinvenuti nelle campagne di Corleto. Meno male che si è svegliata dal torpore l’Assessore all’Ambiente Mazzocco che, a distanza di qualche giorno, è uscita allo scoperto per ora con una dichiarazione di buona volontà. Sia chiaro nulla di nuovo: la solita liturgia politichese dell’impegno a perseguire gli inquinatori. E’ proprio la gestione dell’ennesimo caso di emergenza ambientale nel Sauro – dice il presidente Csail-ComitatoIndignati – che ci porta a non avere alcuna fiducia nella Giunta Regionale come nell’Arpab e tanto meno in quello che continua ad essere uno strano “oggetto misterioso” che è l’Osservatorio Ambientale diMarsiconuovo e ad invocare un nuovo Risorgimento come quello del 1860 contro i moderni Borboni che rapinano e affamano il popolo nonostante l’ “oro nero”. Per questo non ci resta che la strada dell’Insurrezione Popolare che lo strumento del Referendum ci offre per stanare il Governatore-sceicco- De Filippo dall’atteggiamento pseudo democratico di disponibilità all’ascolto dei problemi e dei bisogni del popolo del petrolio. Non è più tempo di ascolto formale. Dalle solite e stucchevoli parole è ora di passare ai fatti.
Filippo Massaro Csail-Comitato Indignati Lucani