lunedì 1 ottobre 2012

Quel Ragazzo con la voglia di correre


Intervista a Niki Icuchi, pilota potentino con la passione per lo “slalom”


È una delle rivelazioni di questa stagione di corse, appassionato sin da piccolo delle quattro ruote quest’anno,  dopo aver “rispolverato” dal vecchio garage la  Renault 5 che il padre per oltre vent’anni ha fatto gareggiare in ogni strada della regione e non solo, ha deciso di mettersi alla prova riuscendo ad ottenere ottimi risultati. Stiamo parlando del potentino Niki Ichuchi e noi di Controsenso, alla vigilia del “Nono Slalom Comune di Montescaglioso- Secondo Memorial Pierluigi Leo” che si correrà domani sul circuito della cittadina materana e organizzato da Basilicata Motorsport, lo abbiamo incontrato per una chiacchierata. 
Niki come è nata la tua passione per i motori?
“La passione per i motori e per le quattro ruote c’è sempre stata fin da piccolo. Mio padre ha gareggiato per oltre venti anni, per cui posso dire che sono nato in quest’ambiente estremamente stimolante. Erano anni che volevo mettermi alla prova e lo scorso anno, per passatempo, ho deciso di ristrutturare la Renault 5 GT Turbo che mio padre aveva scrupolosamente conservato in garage. Dopo averla ultimata grazie anche alla collaborazione del preparatore Giuliano, il primo luglio di quest’anno, giorno del mio compleanno, ho partecipato alla mia prima gara ufficiale. Domani sarà la quinta gara della stagione, purtroppo per problemi tecnici dovrò gareggiare con un’altra automobile, una Peugeot 106 messa a disposizione dall’amico Salvatore Ciampi”. 
Quando guidi cosa provi?
“Quando sono  in auto l’adrenalina sale alle stelle e cerco sempre di dare il meglio di me. In quel momento ci siamo io e la vettura, tutta la mia passione cerco di trasferirla sui pedali e sul volante”. 
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Per il futuro spero di riuscire  a migliorare la mia automobile e le mie prestazioni in tutti gli aspetti e, con qualche piccolo sacrificio, portare a casa risultati sempre migliori. Sono molto soddisfatto della scelta presa e di esser riuscito a coronare il mio sogno, per questo devo ringraziare in particolar modo mio padre che mi ha dato la possibilità di poter guidare e di mostrare le mie qualità. Inoltre un ringraziamento particolare lo farei anche a mio zio che, credendo in me, mi ha fatto da guida nel corso delle gare”. 

*di Luca Santoro, tratto dal settimanale Controsenso Basilicata del  22 settembre 2012

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